Hai mai fatto il conto di quanti pazienti entrano nel tuo poliambulatorio o centro di fisioterapia e vengono poi dirottati da un’altra parte a fare una Risonanza Articolare?
Noi di Tecnomedical abbiamo fatto una ricerca di mercato insieme ad alcuni clienti e sono emersi numeri molto importanti. Si va dai 50 ai 150 esami di Risonanza al mese che vengono dirottati in cliniche, considerando solo gli esami ortopedici articolari, con un fatturato perso che va dagli 8000 euro mensili ai 22.000 euro mensili.
Senza considerare l’indotto: quanti di quei pazienti che escono dal tuo centro per fare una RM non ritornano da te per altre visite o trattamenti fisioterapici?
Ma partiamo dalle basi.
La Risonanza Magnetica è una risorsa insostituibile di immagini tridimensionali di tutti i tessuti molli e dei tessuti duri, che rappresentano il campo di azione di ogni intervento di fisioterapia e riabilitazione. I terapisti infatti molto spesso hanno bisogno di avere a disposizione un referto di Risonanza Magnetica per approfondire le problematiche muscolo scheletriche, per esempio danni alle articolazioni, fratture ossee o cartilaginee, ernie discali, patologie dei dischi intervertebrali, problemi alla muscolatura, ecc.
L’esame diagnostico è importante per stabilire con assoluta certezza l’intervento da attuare e massimizzare il risultato della terapia.
Per trattare le patologie osteo-muscolo-articolari è assolutamente necessario avere ben chiara la condizione di partenza ed essere pronti a intervenire nel minor tempo possibile.
Quello che non tutti sanno è che anche la Risonanza Magnetica, o meglio alcuni tipi di RM, sono in grado di effettuare esami in DINAMICA per valutare la funzione durante il movimento. Aspetto di fondamentale importanza nella diagnostica ortopedica e quindi nella scelta del piano terapeutico a seguire.
Vediamo ora brevemente in cosa si differenziano i vari tipi di RM.
Quanti tipi di Risonanze esistono sul mercato?
Esistono Risonanze magnetiche ad alto campo (molto costose, ad alto costo di manutenzione, che permettono di eseguire esami total body ed encefalo) e a basso campo (meno costose e a basso costo di manutenzione che permettono di eseguire esami articolari e alla colonna, anche in DINAMICA).
Le RM a basso campo sono aperte e vengono eseguite direttamente sull’arto interessato, evitando al paziente quella fastidiosa sensazione di essere rinchiusi nei macchinari (In Italia pare che soffrano di claustrofobia 6 persone su 10).
Le basso campo consentono un’indagine diagnostica delle articolazioni dell’apparato locomotore e permettono al paziente di inserire all’interno del magnete solo l’arto sul quale si eseguirà l’esame.
La richiesta di esami RM relativa a distretti osteoarticolari (circa la metà delle RM totali) è in costante crescita, in particolare per i settori della Traumatologia, Medicina dello sport e Reumatologia e risulta indispensabile per molte patologie.
Oggi l’esame di risonanza a basso campo garantisce una elevata qualità diagnostica, fornendo immagini dettagliate delle articolazioni, utilizzando onde radio e campi magnetici, così escludendo i rischi legati alle tecniche più tradizionali delle radiazioni ionizzanti (raggi X).
In più permettono l’esame in DINAMICA per valutare la funzione e sappiamo quanto questo aspetto sia importante in campo ortopedico, dove le patologie articolari sono visibili proprio durante il movimento.
Quindi in un rapporto di costi/benefici e considerando come focus di questo articolo il campo ortopedico e riabilitativo, abbiamo deciso di rivelarvi alcuni buoni motivi per dotare il vostro Poliambulatorio di una RM a basso campo.
9 BUONI MOTIVI PER INTRODURRE NEL TUO POLIAMBULATORIO UNA RM A BASSO CAMPO
1. Burocrazia ridotta al minimo, infatti non serve Autorizzazione Regionale
Le apparecchiature RM settoriali, così come definite all’Art.2 del DM del 14 gennaio 2021 (GU n.65 del 16 marzo 2021) – apparecchiatura elettromedicale destinata all’esecuzione di esami di RISONANZA MAGNETICA in vivo di pazienti per lo studio degli arti propriamente detti, delle spalle, delle anche e della biomeccanica vertebrale, in clino e in ortostatismo - non sono soggette ad autorizzazione regionale preventiva all’installazione.
Questo si traduce in tempi ridotti di molto per l’attivazione del servizio senza necessità di ulteriori apparecchi radiologici nel centro e procedure molto più snelle. Necessaria solo l'autorizzazione della struttura per la Diagnostica per Immagini.
2. Seguire il paziente dalla Diagnosi al trattamento fisioterapico
Oltre ad essere priva di radiazioni ionizzanti (contrariamente a quello che si pensa) la RM a basso campo, grazie alle nuove tecnologie, ha una qualità diagnostica altissima.
Offrire al paziente un ulteriore servizio di cui necessita permette al Poliambulatorio di seguirlo dalla diagnosi al trattamento, in un circolo virtuoso in cui il paziente viene preso in carico dall’inizio alla fine, in un dialogo costante tra i membri dell’equipe del centro.
3. Implementare il business
In un mercato che è sempre più competitivo, crescere è la parola d’ordine. Sempre più pazienti in Italia ricevono prescrizioni di Risonanza Magnetica, che, dopo l’ecografia, è l’esame diagnostico più eseguito in assoluto. Essendo quindi l’esame diagnostico per eccellenza e maggiormente prescritto si tratta di un investimento che sempre più poliambulatori scelgono di intraprendere. Anche per una questione di spazi: non sono necessari grandi stanze e non sono necessarie opere strutturali di rilievo (ma di questo ne parliamo nel punto 8)
4. Lavori strutturali ridotti al minimo
Una Risonanza Magnetica a basso campo si installa in spazi molto ridotti; addirittura la specifica articolare trova sede in una stanza di 4 m x 3 m senza necessità di gabbia di schermante per il contenimento delle emissioni elettromagnetiche
5. Accogliere pazienti claustrofobici
Oltre ad essere priva di radiazioni ionizzanti la RM a basso campo è aperta e, grazie alle nuove tecnologie, la qualità diagnostica oggi è altissima. Accogliere i pazienti claustrofobici significa offrire una risposta a quelle 2.500.000 persone stimate in Italia che soffrono di questa problematica.
6. Costi di investimento e manutenzione inferiori a un alto campo
I costi di investimento sono molto più bassi rispetto a un alto campo, e così i costi di manutenzione ed energetici.
7. Esami in dinamica per una indagine ortopedica completa
Con le nostre RM a basso campo sono possibili esami in dinamica per la valutazione della funzione e valutare la patologia nel movimento. Per i Poliambulatori che si occupano di ortopedia avere a disposizione una apparecchiatura di questo tipo significa differenziarsi dalla concorrenza proponendo un servizio di alto livello.
8. Accedi ai vari recuperi fiscali
In questo momento sono attive diverse agevolazioni fiscali per l'acquisto di una Risonanza Magnetica e sono le seguenti:
Industria 4.0 (recupero su credito di imposta del 20%)
Legge Sabbatini (recupero di circa il 10%)
Iva al 10% (anzichè il 22%) se si apre una SCIA o CILA
9. Crescita e aumento di fatturato
L’attività cresce in fatturato solo se si decide di investire, e l’investimento in una RM – uno degli esami diagnostici più prescritti – risulta essere una delle scelte manageriali più vincenti nel settore della sanità privata.
La riduzione dei tempi di attesa tra diagnostica e terapia, e farsi carico del paziente in un percorso di cura completo, sono fattori determinanti a premiare l'attività di un centro con un flusso di pazienti sempre nuovi.
Sei curioso di sapere come sarebbe il tuo business introducendo nel tuo poliambulatorio una risonanza magnetica aperta?
Noi di Tecnomedical ti offriamo una consulenza gratuita per valutare la fattibilità del progetto in base ai tuoi spazi e alle tue necessità.
Compila il form per essere ricontattato.