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Ecografia in Riabilitazione: che caratteristiche deve avere un ecografo?

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Negli ultimi anni l'ecografia è diventata uno strumento diagnostico sempre più utilizzato in ambito riabilitativo e in letteratura è conosciuta con l'acronimo R.U.S.I. (Rehabilitative Ultrasound Imaging).

Grazie alle sue numerose potenzialità questo strumento consente di effettuare una valutazione accurata di muscoli, tendini, articolazioni e strutture vascolari al fine di integrare l'esame obiettivo e di effettuare una valutazione sicura e che garantisca un referrall medico in caso di presenza di red flags. 

Non solo. Uno dei principali vantaggi dell'ecografia in ambito riabilitativo è la possibilità di visualizzare i tessuti in movimento. Questo consente di valutare anche la funzionalità muscolare e articolare in dinamica, evidenziando eventuali anomalie e disfunzioni.

L'ecografia può essere utilizzata per valutare la dimensione, la forma e la consistenza delle strutture, rilevando eventuali edemi, infiammazioni, rotture, deformità.  Informazioni molto utili per stabilire una valutazione accurata e a pianificare un trattamento adeguato. Può essere utilizzata anche durante il trattamento per monitorare l'efficacia delle tecniche di terapia fisica o manuale e per valutare il processo di guarigione.

La formazione sull'uso dello strumento ecografico e sulla anatomia ecografica è centrale.

Se per l'utilizzo base di altre tecnologie sono sufficienti corsi di una giornata, la valutazione ecografica richiede una conoscenza approfondita dell'anatomia umana normale e dei quadri patologici.  Le esercitazioni pratiche sono fondamentali ed è importante avere a disposizione un ecografo già nel percorso scelto di formazione per esercitarsi in modo costante. 

Noi di Tecnomedical abbiamo pianificato un percorso formativo ecografico per il 2024 costituito di 4 incontri teorici/pratici e presto, se fai parte della nostra mailing list, riceverai maggiori informazioni a riguardo.

Nel frattempo andiamo a scoprire quali caratteristiche deve avere un ecografo per essere utilizzato in ambito muscolo scheletrico.

Quali sono le caratteristiche tecniche utili in riabilitazione per un ecografo?

Innanzi tutto si lavora esclusivamente in B Mode (Brightness Mode o modulazione di luminosità), una modalità presente in tutti gli ecografi. Si tratta di una classica immagine Ecotomografica (cioè di una sezione del corpo) della rappresentazione su un monitor televisivo degli echi provenienti dalle strutture in esame. L'immagine viene costruita convertendo le onde riflesse in segnali, la cui luminosità (tonalità di grigio) è proporzionale all'intensità dell'eco; i rapporti spaziali fra i vari echi "costruiscono" sullo schermo l'immagine della sezione dell'organo in esame. Offre immagini bidimensionali.

SONDA LINEARE

Rappresenta la caratteristica di minima per un ecografo per uso muscoloscheletrico. La sonda lineare, per la sue caratteristiche tecniche, ha una profondità di azione limitata rispetto alla CONVEX ma garantisce una migliore qualità di immagine. Viene montata su tutti gli ecografi, da quelli carrellati, ai portatili, fino alle sonde wireless collegate al tablet. Ci sono poi software che integrati all'ecografo garantiscono funzioni ulteriori anche se non tutte necessarie.

SONDA CONVEX

La sonda Convex - si chiama così perchè ha una forma convessa - riesce a sfondare con gli ultrasuoni più in profondità rispetto alla lineare. Poco utilizzata in fisioterapia ma non per questo meno utile. Infatti la possibilità di andare in profondità serve per vedere i tessuti più profondi; pensiamo ad esempio ad un anca, ad articolazioni più profonde e a quei pazienti obesi o in sovrappeso sui quali si ha la necessità di vedere al di là dello strato lipidico. Con la Convex è possibile vedere i muscoli addominali profondi e la loro corretta attivazione, importante nei casi low back pain, per fare un esempio. 

ELASTOSONOGRAFIA

Utilizza le radiofrequenze e serve per ottenere informazioni sull'elasticità dei tessuti molli. Viene utilizzata in medicina per lo studio del fegato e dei noduli ma negli ultimi anni c'è un grande interesse nella sua applicazione anche a livello muscolo scheletrico, per esempio per valutare l'elasticità del tessuto muscolare a seguito di un trauma o la rigidità di un tendine in corso di patologie infiammatorie, permettendo di eseguire trattamenti di terapia fisica mirati alla zona di interesse. Questa funzione è in genere presente negli ecografi portatili/carrellati.

COLOR DOPPLER

Attraverso la misurazione di frequenze acustiche, permette di valutare la presenza o l'assenza di flusso all'interno di un vaso. Per un professionista della riabilitazione, che per esempio si trova a trattare una lesione del gemello mediale, risulterà utilissimo poter valutare l'eventuale presenza di trombosi venosa profonda, permettendo un referral medico immediato senza perdite di tempo.  Per chi si occupa di manipolazioni cervicali, sarà altrettanto utile poter valutare le arterie carotidi e vertebrali al fine di poter eseguire una manovra sicura e priva di rischi.

POWER DOPPLER

Si basa su un concetto simile a quello del color doppler: al posto di misurare le frequenze, però, misura l'energia della frequenza Doppler. In questo modo si ha un segnale più sensibile rispetto all'ecodoppler e risulta utile nell'analisi di vasi piccoli e profondi o di tessuti in cui è presente neovascolarizzazione ed è quindi utile nell'identificare infiammazioni attive.  

Come orientarsi tra i tanti modelli di ecografi che ci sono in commercio?

Gli ecografi carrellati sono sicuramente sovradimensionati per l'utilizzo esclusivo in fisioterapia/ortopedia sia per i costi che per le possibilità di diagnostica avanzata che non servono nel MSK. Rappresentano lo strumento ideale nei poliambulatori dove lo stesso ecografo è utilizzato in convidisione da più medici specialisti.

Anche i portatili (laptop) sono multidisciplinari, possono lavorare con sonde cardiologiche, ginecologiche, ecc. e sono presenti in più modelli che variano a seconda delle esigenze diagnostiche. I portatili sono consigliati per quei professionisti che lavorano in centri medici e condividono l'ecografo  con medici specialisti. 

La sonda wireless - che si collega al tablet - ha un ottimo rapporto qualità prezzo, soprattutto perchè  è double face, quindi da una parte è lineare e dall'altra convex, racchiudendo due sonde in una. In più è una scelta smart perchè comoda da trasportare in campo o ai domiciliari e oggi, grazie ad un grande sforzo tecnologico, ha una buona ottimizzazione dell'immagine con tempi di ricezione davvero migliorati. è lo strumento ideale se viene utilizzata sono in ambito riabilitativo.

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