ERNIA DEL DISCO E TERAPIA LASER. CON THEAL THERAPY SI PUO’
Uno studio della facoltà di Medicina e Chirurgia di Bari, recentemente pubblicato sull’American Journal of Arthritis, ne mostra l’efficacia.
Dolore e ridotta mobilità sono i sintomi che accompagnano l’ernia del disco, una patologia della colonna vertebrale molto diffusa che può condizionare pesantemente le azioni della vita quotidiana. Oggi fra le nuove terapie conservative che intendono eliminare il dolore muscolare e articolare, anche per rendere possibile l’avvio di un percorso riabilitativo, c’è la Theal therapy.
Si tratta di un trattamento laser brevettato da Mectronic basato sull’utilizzo di un mix di diverse lunghezze d’onda che possono essere emesse con modalità differenti allo scopo di massimizzare l’effetto terapeutico a seconda del paziente e dei suoi parametri fisiologici come per esempio l’età, il dolore, la tipologia di tessuto. La metodica consente inoltre di monitorare in tempo reale la temperature dei tessuti, modulando quindi l’energia in modo sicuro e indolore, anche attraverso il costante riscontro del sensore termico a infrarossi.
L’efficacia della Theal therapy ha trovato conferme in uno studio condotto dagli esperti della Clinica ortopedica della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Bari, pubblicato recentemente sull’American Journal of Arthritis, che hanno monitorato 20 pazienti con età media di 60 anni affetti da dolori lombari cronici.
Il livello di dolore è stato analizzato attraverso varie scale di misurazione prima, alla fine e a distanza di alcuni mesi dal trattamento ed è emersa una significativa diminuzione del dolore percepito e un miglioramento nel recupero del processo funzionale a 10 giorni dalla fine del trattamento e in un intervallo di tempo compreso fra i 2 e i 12 mesi.
“La Theal thearapy rappresenta una metodica sicura ed efficace per il trattamento conservativo di patologie quali lombo sciatalgie, radicolopatie ed ernie discali che agisce direttamente sull’infiammazione, eliminando la componente infiammatoria e quindi il dolore associato” spiega il Dottor Johnny Casagrande, neurochirurgo dell’Ospedale di Varese, “ la terapia consente infatti di disidratare l’ernia riducendola di volume e facendo si che la stessa vada a comprimere meno o non comprima più la radice nervosa”.
La patologia discale tende a essere il risultato di una progressiva e graduale degenerazione del disco collegata all’età e quindi alla perdita di idratazione dei dischi che, riducendo la loro elasticità, sono più esposti a strappi e rotture, ma anche motivata da traumi, frequenti per esempio in ambito sportivo, e favorita da prolungate posture scorrette,da sovrappeso ed esecuzione di attività che sottopongono la colonna vertebrale a un eccessivo carico.
L’integrità del disco intervertebrale subisce una prima compromissione in caso di protrusione, ovvero di deformazione dello stesso che risulta schiacciato e fuori asse rispetto agli altri dischi.
Nell’ernia vera e propria si assiste invece alla successiva fuoriuscita del nucleo polposo contenuto nel disco intervertebrale che viene a contatto con le strutture nervose, causando quindi dolore.
La Theal therapy produce un effetto antinfiammatorio stimolando biologicamente i tessuti,favorendo la vaso dilatazione e l’incremento dell’apporto di ossigeno ai tessuti e le conseguenti attività metaboliche.
(da un articolo di Elena Correggia)
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